Sono già quasi duemila le firme raccolte dall’AIDDA, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, che ha lanciato nelle scorse settimane una petizione, per chiedere che il prossimo Presidente della Repubblica italiana sia una donna.
La discussione è stata avviata da tempo, anche dal mondo della cultura, dell’economia e delle istituzioni, tra intellettuali, politici, scrittori, gente comune. E al di là del nome di una possibile donna a ricoprire il prestigioso ruolo, si muove l’idea di un cambiamento profondo, di una vera trasformazione culturale.
“I tempi sono maturi per una svolta che porti “Una donna al Quirinale”. La petizione adesso ha bisogno della spinta finale, e l’obiettivo può diventare concreto. C’è bisogno del contributo di tutte e tutti: la nomina di una presidente donna sarebbe esempio per le nuove generazioni della trasformazione in atto, e sancirebbe una svolta nell’immaginario pubblico collettivo, l’inizio di una fase diversa dove la dimensione della cura entra a far parte della vita pubblica”, spiegano dall’AIDDA, chiedendo sostegno per la petizione, che si trova al link: https://unadonnaalquirinale.aidda.org/