Si è svolta ieri una particolare manifestazione di protesta anche a Milano, come in altre città in tutta Italia, inscenata da un gruppo di studenti delle scuole superiori, davanti al palazzo della Regione, per richiamare l’attenzione sulla necessità di tornare in classe, perché la DAD, la didattica a distanza, non basta più, anzi, non può continuare a rappresentare l’alternativa alle lezioni.
Ieri, lunedì 11 gennaio, anche le scuole superiori avrebbero dovuto riaprire, invece il ritorno degli studenti a scuola è stato posticipato al 25 gennaio dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana.
I giovani che non hanno presenziato al presidio davanti al Pirellone, hanno protestato via web, disertando le lezioni on line, mettendosi davanti alle videocamere con dei cartelli che spiegavano l’astensione alla DAD.
Gli studenti hanno presentato a Fontana un documento con delle proposte per ritornare a scuola al più presto, in sicurezza: la presenza di presidi medici in ogni istituto, il potenziamento del trasporto pubblico per arrivare a scuola, l’assunzione di più personale scolastico, protocolli più chiari.
Anche il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina si è detta vicina agli studenti e d’accordo che si debba creare misure utili al loro pronto ritorno sui banchi.