Una buona notizia per la cultura, in questo difficile momento caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19: le librerie sono considerate tra i “beni” essenziali e rimangono aperte anche nelle regioni inserite in fascia rossa, come la Lombardia, aree maggiormente colpite dai contagi.
Tutti d’accordo e soddisfatti quindi lettori, autori, editori e proprietari delle librerie indipendenti nelle zone rosse, soprattutto quelle “minori”, che molto probabilmente non avrebbero retto ad un’altra serrata totale.
Una decisione accolta con entusiasmo da ALI, l’Associazione Librai Italiani, e dall’AIE l’Associazione Italiana Editori che hanno fortemente lottato per mantenere le aperture in ottemperanza alle regole anti Covid-19, dimostrando così quanto i libri in questo particolare momento siano un bene necessario. “I libri sono beni essenziali e, soprattutto in un momento come questo, aiutano gli italiani a superare la solitudine e le difficoltà legate alle limitazioni della libera circolazione e della socialità: ringraziamo il Governo per aver tenuto conto dei nostri appelli, consentendo l’apertura delle librerie anche nelle zone rosse e, in particolare, il ministro Dario Franceschini sempre attento alle esigenze del mondo del libro”, hanno dichiarano il presidente di ALI Confcommercio, Paolo Ambrosini e il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi.
S. R.