Il bollettino InfluNet, coordinato dall’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, fa il punto della situazione, in questi primi di maggio, annunciando la fine della stagione influenzale, che racconta di un’epidemia di fatto mai cominciata, anche perché nessun virus influenzale vero e proprio è stato isolato in questi mesi.
Poco più di 2 milioni di casi di sindromi definite “simil influenzali” hanno caratterizzato il periodo invernale e primaverile, proprio dell’influenza: 0,85 casi per mille cittadini. Circa 51mila i casi relativi all’intera popolazione nazionale, per circa 2milioni e 431mila casi da quando ha avuto inizio la sorveglianza stagionale dell’influenza, 2020-2021.
Meno occasioni di contatto tra le persone, per il Covid-19, meno possibilità di uscire di casa, meno giorni trascorsi a scuola o nelle sedi di lavoro, meno attività sportive nelle palestre (vietate del tutto), l’uso della mascherina a proteggere anche dagli sbalzi termici, da germi e batteri: numerosi fattori potrebbero aver contribuito ad un calo delle influenze di stagione.