I dati relativi alle rilevazioni della qualità dell’aria in Lombardia non lasciano dubbi: il traffico dei veicoli non è l’unico responsabile della presenza di sostanze inquinanti nell’aria.
E’ quanto emerso ieri, martedì 12 gennaio, nel corso della presentazione della situazione aria a Palazzo Lombardia, cui hanno partecipato i tecnici di ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente con il presidente Stefano Cecchin, e l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo.
Per il terzo anno consecutivo, nel 2020 in Lombardia si sono registrati dati che hanno rispettato i limiti del Pm10, le polveri sottoli, mentre è notevolmente migliorata la presenza del dissodo di azoto, su cui ha inciso il lockdown.
Dall’inizio del 2021 anche il clima ha permesso di avere buone condizioni con il superamento della soglia degli inquinanti soltanto per un giorno, l’1 gennaio, nonostante la serrata totale in atto. Anche alla luce di questo ultimo monitoraggio, secondo l’assessore Cattaneo non sussiste una correlazione diretta tra il traffico e la qualità dell’aria, minacciata anche da altri fattori.