Tappa ieri in Angola, oggi in Congo, per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, impegnati in nuove relazioni con alcuni Paesi africani per recuperare nuove forniture di gas, una volta chiusi i rubinetti della Russia.
Duplice l’intento dichiarato dal viaggio in Africa dei due ministri: allacciare rapporti e siglare accordi per poter contare su nuovi fornitori di gas, data l’impossibilità di proseguire con gli arrivi del metano dalla Russia, quindi avviare progetti utili anche alle politiche di transizione ecologica globale.
Nelle scorse ore l’Italia e l’Angola hanno sottoscritto una dichiarazione d’intenti per lavorare insieme nel settore del gas naturale, aumentando l’esportazione dello stesso verso l’Italia. L’accordo punta anche a sviluppare progetti comuni a favore della decarbonizzazione e della transizione energetica dello Stato africano. “Si conferma l’impegno dell’Italia a differenziare le fonti di approvvigionamento energetico. Un’azione costante a difesa delle famiglie e delle imprese italiane”, ha detto Di Maio. “Si tratta di un importante accordo che da impulso alla partnership fra Italia e Angola nei settori delle rinnovabili, dei biocarburanti, del GNL e della formazione in ambito tecnologico ed ambientale”, ha commentato Cingolani.