Il padre di Luigi e Alfredo aveva piantato due alberi davanti a casa, un larice e un abete. Le loro caratteristiche rispecchiano un po’ il carattere dei figli. Luigi non se n’è mai andato dalla valle, lavora nella forestale, sposato con Betta e tra poco papà. Alfredo, fratello minore di Luigi, per non fare altri guai in valle ha deciso di andare in Canada, tra gli indiani tristi e i pozzi di petrolio.
E’ il romanzo di Paolo Cognetti, edito dalla casa editrice Einaudi nel 2023, intitolato “Giù nella valle”.
Nel frattempo una coppia di cani risale il fondovalle, la femmina, cerca le carezze, invece il maschio uccide ogni cane che incontra azzannandolo al collo. In paese tutti si domandano se queste uccisioni sono opera di un cane o di un lupo, lasciando imbracciare i fucili ai cacciatori.
Quando il padre è passato a miglior vita, Alfredo torna in valle da Luigi per liberarsi definitivamente dei “beni” lasciati dal genitore. Uno è il vizio dell’alcol, l’altro è la casa davanti agli alberi. Accomunati già per la passione dell’alcol, davanti a un bancone di uno dei tanti bar in valle i due fratelli discutono del loro futuro. Quando l’accordo sembra ormai raggiunto, Alfredo scopre però che Luigi gli ha nascosto una notizia importante, tenendola solo per lui, che potrebbe cambiare tutto.
In questo libro, l’autore affronta i grandi temi dell’essere umano, la morte di un padre, l’attesa di un fratello e la loro rivalità, fa anche capire che il genere umano continua a distruggersi, danneggiando l’ambiente in cui si muove. Il romanzo racconta la montagna degli anni Novanta, scoprendo che i fiumi e i torrenti sono inquinati da una gran quantità di solventi, scarti delle industrie, e cerca di combattere lo spopolamento con il turismo di massa, senza curarsi delle conseguenze sull’ambiente.