Ha avuto inizio ieri, mercoledì 31 marzo, con i sindacati, all’indomani dell’approvazione del Bilancio previsionale 2021-2023 in Consiglio comunale, la presentazione del documento di programmazione alla città da parte dell’Amministrazione comunale di Legnano.
“Governare con la comunità è anche questo: proporre un’idea di città e presentarla ai portatori di interesse in un percorso di ascolto e programmazione partecipata. La presentazione di ieri ai sindacati, cui seguiranno nelle prossime settimane quelle alle altre associazioni di categoria e ai tanti soggetti del mondo del volontariato riguarda il previsionale che abbiamo appena approvato, ma negli incontri cominceremo anche a raccogliere suggerimenti e stimoli per cominciare al più presto a costruire insieme il prossimo”, il commento sindaco Lorenzo Radice.
Nella presentazione, tenuta dall’assessore alla Sostenibilità Alberto Garbarino, il bilancio previsionale è stato sintetizzato in poco più di una decina di slide che sono partite dal quadro di riferimento urbano, demografico ed economico in cui prende forma il documento di programmazione triennale per passare agli indirizzi guida, per proseguire con le voci principali delle entrate e delle spese (correnti e di investimento), i tributi e le tariffe e illustrare, infine, l’idea di città sociale e del suo sviluppo che ha l’Amministrazione.
“Ci siamo insediati nella seconda metà di ottobre e per stendere questo previsionale abbiamo dovuto sottostare a ritmi serratissimi di lavoro. Quest’anno, invece, siamo nelle condizioni di operare con le normali tempistiche e possiamo avviare prima gli incontri con i tanti attori di Legnano con cui vogliamo confrontare la nostra visione di città”, ha detto Garbarino.
L’incontro di mercoledì mattina con i rappresentanti del territorio di CGIL, CISL e UIL, si è svolto con un focus sulle politiche sociali, illustrate dall’assessore al Benessere e Sicurezza sociale Anna Pavan: “Questo è un momento di partenza; la pandemia ha acutizzato delle tendenze che erano latenti. Nelle politiche sociali, oggi più che mai, serve flessibilità, serve capire come evolve la realtà rifuggendo la tendenza a proporre soluzioni stereotipate. Un servizio, per essere tale, deve rispondere a dei bisogni e i bisogni devono essere letti correttamente. E la nostra Amministrazione, per far questo, vuole chiedere il contributo di tutti”.