Sono sempre più numerose le segnalazioni degli abitanti della zona del Saronnese circa la presenza di cervi e cinghiali, che sul territorio non si vedevano più da molto tempo.
E’ di pochi giorni fa la notizia di una cinquantenne di Cislago rimasta ferita dopo lo scontro tra l’auto su cui viaggiava e un grosso cinghiale, che stava attraversando la strada nella periferia fra Mozzate e Limido Comasco. Un forte impatto, che ha distrutto la parte frontale del veicolo della signora, che è rimasta ferita mentre l’animale è deceduto.
Anche al confine fra Mozzate e Cislago, pochi giorni fa è stato trovato un cervo morto sul cancello di un’officina: l’animale, che quasi sicuramente aveva cercato di saltare la recinzione, è rimasto infilzato alla cancellata; soccorso dai Vigili del fuoco e da un veterinario, accorsi alla chiamata dei proprietari dell’attività, è deceduto per le ferite riportate.
Altri avvistamenti nella settimana passata si sono avuti tra Rescaldina e Uboldo, dove un cervo che si trovava sui binari è rimasto ucciso in seguito all’impatto con un Malpensa Express, senza che il macchinista del treno riuscisse a evitare l’incidente. E ancora al confine tra Saronno e Ceriano Laghetto, nelle campagne fra Cascina Colombara e Solaro.
Questi grossi animali a causa dell’urbanizzazione erano da tempo spariti, in particolare i cinghiali che oggi tornano a farsi vedere nel vicino Comasco e nelle zone agricole adiacenti Saronno, interessando in particolare i territori di Gerenzano, Turate e Rovello Porro. Inevitabili le difficoltà di convivenza tra l’uomo e la natura che, dallo scorso anno, in seguito alla minore ingerenza umana determinata dalla pandemia in corso, sembra proprio volersi riprendere i propri spazi.