Gli osservatori sono già attenti a quello che potrebbe capitare a settembre, con la ripresa di lavoro e scuole, dopo la pausa estiva. Molti i fronti che portano a pensare al cosiddetto “stress test” per il Covid, che durerà tutto mese. Vale a dire una situazione in cui sarà sempre allerta per l’insorgenza eventuale di nuovi casi di contagio. E mentre l’Italia sarà anche in piena campagna elettorale.
Ritorno al lavoro, meno smart working, ritorno a scuola, comizi elettorali, potrebbero tornare a rappresentare un fattore di rischio per una nuova circolazione del virus, tutt’ora in corso.
Sui mezzi pubblici permane fino al 30 settembre, l’obbligo di indossare le mascherine FFP2, mentre a scuola e nei luoghi di lavoro sono consigliate soltanto ai soggetti con fragilità. Negli uffici l’uso delle mascherine è suggerito fino al 31 ottobre se non è possibile mantenere il distanziamento interpersonale minimo di 1 metro.
Il quadro generale invita alla prudenza e a non sottovalutare la possibilità che si verifichino nuovi contagi. In caso di emergenza il governo Draghi, ancora in carica per gli affari correnti, ha i poteri per gestire qualunque evenienza.