La notizia della chiusura delle due sedi della Pasticceria Paganini ha fatto subito scalpore tra i bustocchi, con numerosi clienti increduli di quanto accaduto. Ma nelle ultime ore, a Busto Arsizio, i proprietari dalla Pasticceria Paganini rispondono alle accuse.
Il fatto è accaduto giovedì 24 ottobre: cibi mal conservati o scaduti da tempo sono stati trovati dopo un controllo dai Carabinieri Forestali di Varese, nei due negozi della Pasticceria Paganini di Busto Arsizio, attività che, su richiesta del pm, sono state sequestrate preventivamente.
Per i dipendenti risulterebbe che erano stati presentati falsi attestati di frequenza sulla sicurezza e sulla salute, mentre sembra anche che, a loro insaputa, fossero controllati con delle telecamere.
Attraverso l’avvocato difensore Cesare Cicorella, i titolari della Pasticceria Paganini, hanno fatto sapere che “gli alimenti scaduti ritrovati nelle due attività, poste sotto sequestro, erano stati accantonati, e pronti per essere buttati, quindi non sarebbero mai stati usati nella preparazione dei dolci. Per quanto riguarda le contestazioni sul trattamento dei dipendenti, si tratta forse di una “vendetta” di un dipendente, per un mancato rinnovo lavorativo. Un’attività portata avanti da 40 anni senza mai una contestazione. Per quanto accaduto saranno fatte ulteriori indagini, potendo risentire i dipendenti per dimostrare che le accuse portate sarebbero infondate o esagerate”.