Panico e morte ieri sera a Manchester, dove attorno alle 23 un’esplosione ha fatto decine di vittime al “Manchester Arena”, al cui interno era finito da poco un concerto della cantante americana Ariana Grande.
Tra le vittime numerosi giovanissimi, mentre la Polizia sta indagando su quanto accaduto confermando nelle ultime ore l’atto terroristico, compiuto da un kamikaze.
La città di Manchester questa mattina sta vivendo ore concitate, in cui si cerca la verità di quanto successo, mentre ci sono ancora numerosi dispersi e il bilancio delle vittime è provvisorio: la Polizia di Manchester ha confermato ventidue morti e sessanta feriti.
Il comandante della Polizia della città, la più importante dell’Inghilterra dopo Londra, ha comunicato che i suoi uomini stanno lavorando con gli investigatori nazionali e l’intelligence, e ha invitato chi possa essere informato sull’accaduto ad utilizzare la hotline per il terrorismo istituita nel Regno Unito.
Secondo ultime fonti, alla popolazione di Manchester è stato chiesto di rimanere lontano dall’area della strage, che è nel pieno centro della città, a poche centinaia di metri dalla cattedrale, e a pochi passi dal famoso centro commerciale Arndale.
L’area è stata parzialmente evacuata, la stazione di Manchester Victoria, che è collegata alla Manchester Arena e da cui partono molti treni locali, è stata chiusa e sulla zona hanno lavorato tutta la notte ambulanze, elicotteri e mezzi della Polizia.
A seguire il concerto c’erano tanti minorenni ed anche famiglie con bambini.