Il terremoto politico e giudiziario, nonché mediatico, Legnano non se lo meritava. La pensano così in tanti, all’indomani degli arresti del sindaco Fratus e degli assessori Cozzi e Lazzarini, con altre sette persone indagate.
Un brutto colpo anche all’immagine della città, che in queste settimane si appresta allo svolgimento del suo famoso Palio. (Chi sostituirà Fratus, Supremo Magistrato dell’evento, come vuole la tradizione? – ndr).
“Se il lavoro della magistratura si trasformerà in condanna per gli imputati allora, oltre che alla politica, sarà inferto un colpo violento alle istituzioni, all’etica e all’onestà dei legnanesi. Non possiamo che assistere sgomenti al drammatico svolgersi di questa triste pagina e ricordare in quante occasioni abbiamo denunciato una gestione della cosa pubblica in deriva costante verso l’interesse privato.
Nell’apprendere del commissariamento del Comune, consideriamo questa l’unica soluzione oggi possibile, con un consiglio dimezzato e tre componenti della giunta in stato di arresto. Uno scatto di dignità politica vorrebbe a questo punto che ciò che resta del Consiglio comunale si dimettesse, prendendo così le distanze da queste gravi vicende”, scrivono in una nota ufficiale dal PD cittadino, auspicando al più presto la possibilità di “ridare a Legnano un governo per bene, trasparente e al servizio della comunità intera”.