Mentre nelle prossime ore è atteso un secondo tavolo di negoziato tra la delegazione russa e quella ucraina, per trattare a ridosso dell’invasione dell’Ucraina in corso ormai da una settimana, non si fermano i combattimenti e i bombardamenti, che sono stati anzi intensificati sulle città. A Kiev sono state colpite diverse zone residenziali e la torre della televisione nazionale; a Kharkivv un missile ha colpito il palazzo del governo locale, causando la morte di sette persone. A Kherson sono arrivati i militari russi, mentre la resistenza locale controlla ancora gli edifici amministrativi della città.
E tra le bombe lanciate dall’armata russa ci sono anche quelle cosiddette “a grappolo”, quelle messe al bando dal 2008 secondo un accordo internazionale, cui tuttavia non aderisce la Russia. Le bombe a grappolo sono lanciate dai velivoli senza un obiettivo mirato, e dove esplodono si moltiplicano per raggiungere edifici e persone, indiscriminatamente.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di crimini di guerra per non aver risparmiato, dall’inizio dell’invasione, la popolazione civile ucraina. A Kherson sarebbero stati colpiti degli asili nido, dove avevano trovato rifugio delle famiglie con i bambini.
Alla richiesta di Zelensky rivolta all’UE per l’annessione dell’Ucraina all’Unione, il Parlamento europeo ha risposto accelerandone le procedure.