Anche la comunità albanese, ampiamente presente sul territorio, ha partecipato ieri, martedì 1 marzo a Legnano al presidio “Fermate la guerra in Ucraina”, insieme a numerose organizzazioni ed associazioni.
“C’eravamo anche noi, membri dell’associazione “Ura e Bashkimit – Ponte dell’Unità”, perchè non potevamo mancare a questo importante appuntamento. Dai diversi relatori è arrivato forte e chiaro il messaggio di unirsi contro questa stupida guerra che dopo due anni di pandemia proprio non ci voleva. E ovviamente non vogliamo fermarci qui, ma proseguiremo con il nostro sdegno contro la guerra, ed il sostegno al popolo ucraino che sta soffrendo ingiustamente in questi giorni”, ha detto il presidente Petrit Gjinaj che, insieme ad Agron Hysaj funzionario della CGIL, hanno invitato la comunità albanese a partecipare all’evento.
“Una signora ucraina residente a Legnano ha ringraziato l’Italia per quello che sta facendo e tutto il mondo che si sta mobilitando in vari modi. Il sindaco Lorenzo Radice è intervenuto ribadendo il ripudio della guerra citando la Costituzione italiana, e dicendosi vicino alla popolazione ucraina, ai cittadini ucraini che sono presenti in città, e dichiarando la disponibilità all’accoglienza di quanti vorranno bussare alla porta di Legnano”, racconta Aleks Vulaj, per la Comunità Albanese Legnano.