Finisce la preoccupazione, almeno per il momento, per i familiari e gli amici di Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore di serie C trentenne, arruolatosi nella resistenza ucraina, del quale per giorni si è temuto il peggio: è vivo, sopravvissuto ad un violento attacco delle forze russe alla città di Mariupol.
Vavassori, ex portiere della Pro Patria, del Legnano Calcio e del Bra, ha pubblicato nelle scorse ore un messaggio via social, in cui racconta di essere vivo, febbricitante e con “con ferite in tutto il corpo, ma nulla di rotto”, tra coloro che si sono salvati dopo un massiccio bombardamento.
Vavassori è conosciuto per essere il figlio adottivo di Pietro Vavassori e di Alessandra Sgarella, l’imprenditrice che fu rapita dalla ‘ndrangheta nel 1997. Abitante a Busto Arsizio, il ragazzo ha scelto di unirsi alla resistenza ucraina, e da qualche giorno non si avevano sue notizie certe, fino al messaggio diffuso nelle scorse ore, che cambia le cose.