Sono undici le persone, due manager e sette tecnici di RFI, e due ex vertici dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, quindi la stessa società RFI, chiamati a processo per rispondere dell’incidente ferroviario del 25 gennaio del 2018, in cui persero la vita tre viaggiatori, vicino alla stazione di Pioltello.
Sul disastro la Polizia ferroviaria ha completato in queste settimane le indagini, arrivando alle conclusioni che vedono le persone coinvolte accusate dei reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, mentre la società RFI dovrà rispondere per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Il deragliamento del treno di Trenord, nei campi poco fuori la stazione, fu causato dalla frattura di uno spezzone di rotaia di una ventina di centimetri, già logorato da tempo, e in condizioni di manutenzione insufficiente. Il danneggiamento del giunto non fu segnalato da alcun sensore, perché mancavano al momento del disastro i dispositivi di controllo “US”, ultra sonori.
Il problema del giunto si conosceva da circa un anno, ma i ritardi nella sua riparazione hanno fatto sì che il deterioramento peggiorasse fino al cedimento definitivo, mentre stava passando il treno regionale.