Si chiama “Città metropolitana Spugna” il progetto da 50 milioni di euro della Città metropolitana di Milano e del Gruppo CAP che a novembre entra nella fase operativa: al via nove interventi di drenaggio urbano sostenibile, che diventeranno una trentina entro l’anno.
E’ questo un ambizioso piano per contrastare gli allagamenti causati da nubifragi e trombe d’aria, che sempre più spesso minacciano l’intero territorio metropolitano, causando danni economici importanti e soprattutto disagi di ogni genere ai cittadini.
Così, come si legge in una nota diffusa nelle scorse ore, il progetto “Città metropolitana Spugna”, sviluppato dalla Città metropolitana di Milano, insieme a Gruppo CAP e a diversi Comuni del territorio, entra nella sua fase operativa: a novembre partono nove interventi, ad Assago, Cesano Boscone, Cologno Monzese, Pieve Emanuele, San Giorgio su Legnano, Trezzano sul Naviglio e Turbigo, per un valore complessivo di 4 milioni di euro, che diventeranno ventisette entro la fine dell’anno.
“Città metropolitana Spugna” mira a realizzare molteplici interventi di Drenaggio Urbano Sostenibile per far sì che le città siano in grado di assorbire l’acqua piovana, soprattutto negli eventi più intensi, senza intasare le reti fognarie ed evitando allagamenti. Il finanziamento del PNRR, ottenuto dalla Città metropolitana, pari a 50.194.050 euro, consentirà di riqualificare un’area complessiva pari a 530mila metri quadrati attraverso novanta interventi in trentadue Comuni, con l’obiettivo di adottare soluzioni innovative per aumentare il grado di resilienza delle città attraverso una gestione più sostenibile delle acque meteoriche.
Il progetto si basa sulle “Nature Based Solutions”, processi naturali che sfruttano piante ed elementi vegetali per assorbire acqua e inquinamento, prevedono la sostituzione dell’asfalto con superfici permeabili in grado di far filtrare l’acqua e allo stesso tempo mitigare le isole di calore nel tessuto urbano. Si tratta di un concetto relativamente recente, utilizzato dalla Commissione Europea per identificare strategie, azioni, interventi, basati sulla natura che forniscono servizi ambientali e vantaggi socio-economici capaci, qualora svolti in contesto urbano, di aumentare la resilienza delle città: aiuole, parcheggi, tetti e mura verdi, boschi urbani, sistemi di gestione alternative delle acque piovane, agricoltura urbana.
“La Città metropolitana di Milano crede fortemente nel progetto Spugna, che rientra nei Piani integrati finanziati dal PNRR realizzati dal nostro ente a beneficio di tutto il territorio. Si tratta di un fondamentale cambio di approccio allo sviluppo del territorio, strategico per affrontare le grandi sfide cui il cambiamento climatico ci mette davanti”, spiega Paolo Festa, consigliere delegato all’Ambiente della Città metropolitana di Milano.
“Il piano che abbiamo chiamato Città metropolitana Spugna è un ambizioso progetto strategico di drenaggio urbano che intende dare rispooste concrete. Tutti i progetti che ne fanno parte si basano su un approccio innovativo, che ha visto esperti provenienti da diversi ambiti professionali, dall’urbanistica all’ingegneria, dall’architettura alla geologia, collaborare all’interno di team interdisciplinari. Una sfida anche per noi di CAP che abbiamo messo a disposizione di progetti complessi le competenze sviluppate nella gestione del servizio idrico”, commenta Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP.