Particolare, in forma ridotta, senza ospiti venuti da lontano, si è svolta ugualmente questa mattina, mercoledì 13 gennaio, la cerimonia di commemorazione della deportazione avvenuta nel gennaio del 1944, di una quindicina di operai della Franco Tosi, che non hanno fatto più ritorno, i più, dai campi di sterminio nazisti.
Nonostante il momento segnato dalla pandemia e dalle restrizioni per contenere i contagi da Covid-19, Legnano e la sua grande storica fabbrica hanno scelto di non rinunciare ad un momento di commemorazione dei fatti del ’44, insieme ai lavoratori di oggi e ad alcune rappresentanze della società civile.
Presenti, ma non nel consueto capannone dedicato al montaggio, bensì al suo esterno, davanti alla targa che ricorda il tragico episodio, anche i sindaci dei Comuni dei dintorni, Lorenzo Radice sindaco di Legnano, Primo Minelli presidente ANPI Legnano, rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, lavoratori della Franco Tosi.
(Al termine dei discorsi di rito non si sono svolti quest’anno i tradizionali cortei).