Bruno Danovaro blocca due ubriachi che molestavano in modo pesante due ragazze vicino al Politecnico. “Non sono un giustiziere, non lo sono e non voglio sostituirmi alla forza pubblica dice ma in questa zona ormai è un disastro”. Ha visto due ubriachi che molestavano in modo pesante due ragazze ieri poco prima delle 10 in piazza Leonardo Da Vinci a Milano ed è intervenuto per difenderle. A raccontarlo è lo stesso Bruno Danovaro, campione di arti marziali che abita in zona. “Ero andato a prendere il giornale quando ho visto quei due ragazzi che allungavano le mani. Li ho presi e li ho tolti di dosso alla ragazze tanto da consentire loro di andarsene” spiega lui che nell’aprile 2020, da volontario del trasporto medicinali, si è difeso da un tentativo di rapina con il coltello mandando in ospedale tre malviventi, che evidentemente non sapevano del suo curriculum di campione judo, poi pugilato e karate, e jujitsu con 113 incontri di fila vinti. “In quel caso c’era di mezzo un coltello. Questa volta li ho solo bloccati. Non voglio passare per giustiziere ci tiene a precisare Non lo sono e non voglio sostituirmi alla forza pubblica. Ma è un disastro. C’è una baby gang in zona, ci sono tre o quattro spacciatori che ormai vivono in piazza, giorno e notte. La situazione sta diventando pesante” soprattutto adesso che il Politecnico di Milano, che ha la sede principale nella piazza, “è chiuso, così come la scuola vicina”. “Le forze dell’ordine ci sono e fanno il loro dovere” ma non possono passare sempre nel momento esatto in cui succedono le cose, aggiunge Danovaro, che dopo aver bloccato i due ubriachi, due ragazzi di colore sui 25 anni, li ha fotografati e poi, con una spalla dolorante, è andato a fare una segnalazione al commissariato Città Studi. “Non deve diventare un Far West, non siamo in America – conclude – ma questo non è un bel biglietto da visita per Milano”.
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