Non è ancora detta l’ultima parola e, soprattutto, non è ancora stata pronunciata la parola “fine”, nella vicenda della Emerson di Rescaldina, nell’Alto Milanese, la cui proprietà ne ha annunciato la chiusura il prossimo dicembre. Nei giorni scorsi è stata avviata la procedura di crisi che prevede, se non sarà presentato entro 90 giorni un piano industriale, l’avvio della cassa integrazione per tutti i centoventi dipendenti.
Le sigle sindacali Fiom CGIL e FIM Milano Metropoli stanno seguendo la vertenza dei lavoratori che rischiano la perdita del posto di lavoro, annunciando in queste ore altre mobilitazioni e momenti di confronto per salvare la situazione. Due particolari tavoli di incontro si terranno a breve in Regione Lombardia e al MISE, il Ministero della Sviluppo Economico.
Se la proprietà conferma di voler trasferire il sito produttivo all’estero, come reso noto lo scorso 3 febbraio, i lavoratori sperano adesso che la ditta sia rilevata da una nuova gestione.