E’ successo ieri mattina, venerdì 21 maggio, a Milano: i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Porta Monforte, hanno arrestato un 50enne, amministratore unico di una nota azienda farmaceutica, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate ai danni di una studentessa universitaria di 21 anni.
I militari dell’Arma sono arrivati all’uomo in seguito ad un’indagine, sollecitata da una denuncia presentata a marzo, secondo cui la ragazza sarebbe stata invitata ad un incontro di lavoro tra imprenditori del settore farmaceutico, finalizzato ad uno stage formativo, ma la tessa avrebbe perso completamente i sensi dopo aver bevuto un caffè.
La studentessa ha raccontato ai Carabinieri di essersi risvegliata nella propria abitazione, ancora stordita e con addosso i vestiti indossati la sera precedente. Nella casa dell’imprenditore è stato ritrovato il medicinale “Bromazepam”, un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine.
L’uomo, come accertato dalle investigazioni, eseguite con la collaborazione del Nucleo Investigativo di Milano, dopo aver invitato la giovane vittima alla presunta riunione di lavoro, le ha somministrato, mescolandola con un caffè e un succo d’arancia, un’elevata dose di benzodiazepine, tale da cagionarle un’intossicazione con avvelenamento, con lo scopo di privarla della libertà personale, trattenerla contro la sua volontà fino al mattino seguente, e metterla in uno stato di incapacità di volere e di agire, per abusarne e scattarle delle fotografie.
Poiché l’imprenditore potrebbe analogamente aver abusato di altre donne, i Carabinieri invitano coloro che abbiano incontrato l’imprenditore e si siano trovati dopo in uno stato d’incoscienza, a contattare immediatamente i Carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte, in viale Umbria 62.