Rinvio a giudizio per ventotto persone indagate, è stato chiesto nelle scorse ore dai pm di Torino e Novara, accusate di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro la sfera sessuale, tra cui violenze sessuali aggravate e violenze sessuali di gruppo, anche ai danni di minori.
La Polizia ha raccolto la denuncia di una donna che, dopo vent’anni di prigionia all’interno della cosiddetta “Setta delle bestie”, o “Setta del dottore”, è riuscita a venirne fuori, dando modo di scoprire a quali violenze erano sottoposte soprattutto donne, anche giovanissime, ridotte in schiavitù in particolare nella “casa del bosco” di Cerano, in provincia di Novara.
L’organizzazione della setta aveva sede anche a Milano e a Vigevano, nonché a Rapallo e nell’Oltrepò Pavese, dove i ventotto indagati, tutti lombardi e tra i quali ventuno donne, adescavano le loro vittime: in tutto nove negli anni tra il 1990 e il 2010.