Fortunatamente, oltre al danno non si e’ aggiunta anche la beffa: Lucia Uva, la sorella di Giuseppe Uva, l’uomo morto nel giugno del 2008 all’ospedale di Varese dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei Carabinieri, è stata assolta dall’accusa di diffamazione aggravata “perché il fatto non costituisce reato”. Al centro del processo, alcune dichiarazioni mandate in onda nell’ottobre 2011 da “Le Iene”, frasi pubblicate su Facebook e un’intervista nel documentario “Nei secoli fedele”. Il pm di Varese aveva chiesto per lei un anno e due mesi di carcere.
Tutto questo dopo che la Corte d’assise di Varese ha giudicato innocenti in primo grado i sei carabinieri e i due poliziotti accusati di avere ucciso suo fratello Giuseppe, operaio di 43 anni, – come ricorderete -, morto il 14 giugno 2008 a Varese, dopo una notte in caserma. L’uomo fu arrestato la sera del 13 giugno, venne portato in una caserma dei carabinieri di Varese e poche ore dopo fu trasferito in ospedale, dove ricevette un trattamento sanitario obbligatorio, ma li’ morì alle 11.00 della mattina seguente.