Come è possibile trovarsi una tassa dei rifiuti da pagare di 8mila euro, quando per mesi le attività sono state interrotte e gli esercizi chiusi, per la pandemia da Covid-19?
Questa e altre domande sul futuro delle loro attività, sono state portate in piazza ieri, giovedì 21 gennaio, a Milano, da parte di ristoratori, baristi, camerieri, stanchi di far fronte all’emergenza di fatto da soli.
In tanti hanno manifestato arrivando davanti al palazzo della Regione Lombardia anche dalla Brianza, chiedendo che le loro difficoltà siano ascoltate una volta per tutte.
“Come è possibile ritrovarci a dover pagare normalmente le tasse, senza aver potuto lavorare per mesi ed incassare alcunché? Abbiamo bisogno di aiuti concreti: lasciarci la possibilità di fare asporto e delivery non basta più”, spiegano i ristoratori, che nei loro locali hanno adeguato gli spazi alle regole di sicurezza anti contagio.
“Perché gli autogrill lavorano? Così vogliamo lavorare anche noi”, hanno detto altri, rimarcando quella che suona come una disparità all’interno della stessa categoria.
Nel frattempo, la decisione del TAR sul ricorso regionale alla zona rossa sarà discussa lunedì.