I carabinieri di Luino hanno arrestato nei giorni scorsi un 40enne, cittadino italiano di origine maghrebina, per violazione del divieto di avvicinamento alla ex compagna, parte offesa nella vicenda. Come troppo spesso capita, l’uomo, dopo la fine della pregressa relazione, non ha mai accettato la conclusione del rapporto, nel caso specifico spinto al risentimento anche da riflessi di natura economica.
Come si legge in una nota diffusa dall’Arma, la vicenda, che ha avuto inizio alcuni anni fa, si è contraddistinta per condotte sempre più violente e moleste divenute particolarmente reiterate in un arco temporale ristretto. L’uomo, infatti, si è reso responsabile di tentativi di aggressione fisica e verbale, pedinamenti e intrusioni costanti nella vita privata della donna, ma, soprattutto, avrebbe prodotto atti vandalici e danneggiamenti ai beni della vittima, in modo persistente e tenace, così da indurla a stati di paura, forte ansia e un vero e proprio malessere psicologico che ne ha stravolto gli stili di vita. Il susseguirsi poi degli episodi di violenza, anche in pubblico, avevano allarmato
I carabinieri di Luino, cui la donna si era rivolta fiduciosa, temendo per la propria incolumità, avevano però nel frattempo già ottenuto dall’A.G. competente il “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa”. In occasione di un servizio di controllo del territorio, una pattuglia dei Carabinieri ha individuato il 40enne nelle immediate adiacenze dell’abitazione dell’ex coniuge, in palese violazione della misura cautelare e con al seguito alcuni arnesi di cui non ha saputo giustificare il possesso, arrestandolo.
L’uomo, la cui definitiva responsabilità dovrà essere naturalmente accertata in sede di giudizio penale, è stato accompagnato alla Casa Circondariale di Varese, dopo la convalida del suo arresto.