Razionalizzazione dell’acqua ed irrigazione “a turni” sono i concetti di cui si parla negli ultimi giorni in Lombardia, ma non soltanto, per far fronte alla condizione anomala stagionale di elevata siccità.
Preoccupazione nel mondo agricolo, acqua razionata nei canali per arrivare ad agosto con le coltivazioni.
Dal Consorzio ET Villoresi il quadro della situazione: “Siamo ai livelli del 2006 e se non piove nei prossimi quindici giorni andremo incontro ad una forte crisi”, come ha detto il presidente dell’Unione regionale dei Consorzi Alessandro Folli, ricordando che la Lombardia è la regione che ha più acqua e che più ne ha donata, rispondendo alle richieste dall’Emilia Romagna e dalla zona della foce del Po.
“Martedì 20 giugno si è tenuto un incontro dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del fiume Po, che riunisce periodicamente i rappresentanti dei principali utilizzatori delle acque a fini civili, irrigui ed elettrici. In Lombardia la disponibilità complessiva della risorsa idrica è calata di un ulteriore 18% rispetto all’11 giugno scorso, a quando risale il precedente rapporto di ARPA Lombardia, attestandosi ben al di sotto del valore medio del periodo 2006-2015 (-35%) e molto vicino (+12%) alla quotazione dell’anno critico di riferimento (2007)”, come si legge in una nota.