Si è svolta per tutta la notte, due notti fa, davanti al mattatoio di Boffalora Ticino, la manifestazione organizzata in contemporanea in altre città del mondo dal movimento francese “Free 269”.
La protesta pacifica, davanti al luogo dove sono macellati gli animali, è stata inscenata per denunciare come spesso sono crudeli i metodi di abbattimento degli stessi, a scopo alimentare, e i giorni che lo precedono.
Gli attivisti anche a Boffalora hanno esposto striscioni e cartelli, raccontato storie ed esperienze, osservando un minuto di silenzio ogni ora, per ricordare come sono uccisi gli animali, spesso con autentica crudeltà, come riferito, e dopo aver trascorso settimane all’ingrasso forzato, che sembra sia doloroso come una tortura anche per le bestie.
Il nome del movimento deriva da un vitello salvato alla macellazione, il numero “269” di un allevamento in Israele, diventato il simbolo della lotta contro le violenze sugli animali e i sistemi di abbattimento.