Si svolgerà lunedì 2 ottobre a Ville Ponti a Varese, in Villa Napoleonica, un particolare incontro organizzato dalla Confartigianato locale, rivolto a tutte le imprese che desiderano estendere anche in Svizzera la propria attività.
Nel corso della conferenza saranno illustrati i criteri di accesso al mercato del lavoro oltreconfine, possibile attraverso la conoscenza delle attuali normative: uno delle competenze strumentali più importanti per non avere problemi, ma piuttosto delle agevolazioni in terra elvetica.
“C’è soltanto un modo per lavorare bene in Svizzera: rispettare le regole”, afferma a pochi giorni dall’incontro Ivan Marci, avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati del Canton Ticino e relatore invitato all’evento “Svizzera e Cantone Ticino: norme, regole e tutele per le imprese”, per uno degli interventi previsti nell’ambito del convegno.
Fondamentalmente in Svizzera non è ammessa l’ignoranza delle regole: gli imprenditori devono conoscere quanto è richiesto e a cosa vanno incontro. Da una prima analisi, che sarà approfondita nel corso dell’incontro, le leggi svizzere sembrerebbero anche più semplici di quelle italiane, sotto l’aspetto tecnico e formale, ma non ammettono scappatoie.
Le violazioni alle norme più ricorrenti, tra gli imprenditori italiani, sono date da un’errata interpretazione delle stesse.
Il 2 ottobre parteciperanno alla conferenza giuristi e fiscalisti della Confartigianato Varese e dello Studio legale ILCS Lawyers di Lugano, che saranno a disposizione delle imprese per rispondere a dubbi e curiosità.