Sembrava aver dato tregua quest’estate l’emergenza coronavirus, ma dopo 5 nuovi casi ospedalizzati di cui uno trasferito in emergenza al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, la sanità legnanese si prepara ad affrontare una possibile nuova ondata del virus.
Già dopo Ferragosto nonostante i ricoveri fossero minimi a Legnano ci si preparava a organizzare un nuovo reparto di terapia intensiva a supporto di quello esistente che attualmente conta 10 posti tutti occupati.
Con la possibile emergenza di settembre causata dai rientri dopo le vacanze il vecchio ospedale dopo 10 anni è stato riaperto con un punto tampone veloce, i pazienti non dovranno nemmeno scendere dai loro veicoli, un sistema già collaudato durante l’emergenza primaverile nel comprensorio di Rho che ha dato ottimi risultati perché considerato igienico e sicuro e che consentirà di poter fare circa sessanta tamponi giornalieri.
L’attivazione di questo nuovo servizio ha reso necessaria la ristrutturazione della portineria e di alcune aree del vecchio ospedale ormai chiuso da dieci anni.