Si è conclusa nelle scorse ore grazie ai Carabinieri del Comando Provinciale di Varese, l’operazione denominata “Buc”, con lo smantellamento di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di hashish. Venti le persone arrestate tra Italia e Spagna.
E’ successo giovedì mattina: i Carabinieri del Comando Provinciale di Varese hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare coercitiva nei confronti di sei persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte di un sodalizio criminale transnazionale dedito al traffico di hashish, droga importata dal Marocco alla Spagna e successivamente in Italia.
Sul territorio italiano l’operazione è stata condotta in sinergia con il Comando Provinciale Carabinieri di Milano ed il supporto del Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di Malpensa. Sono state eseguite anche numerose perquisizioni per la ricerca di stupefacente. Contemporaneamente, in Spagna, nella provincia di Malaga hanno eseguito un provvedimento di cattura emesso dalla Fiscalia di Malaga nei confronti di quattordici indagati, undici di nazionalità spagnola e tre italiani.
Come si legge in una nota del militari dell’Arma, il referente dell’organizzazione per l’Italia, Denis Sarro, è stato arrestato dalla Guardia Civil a Malaga. L’uomo, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti era già finito in manette nel giugno del 2018 durante un blitz dei poliziotti spagnoli a Malaga, dove si era rifugiato per sfuggire ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Milano.
Il nome di Sarro non è nuovo agli investigatori italiani: il 34enne è il convivente della nipote della defunta Maria Serraino, che negli anni ’80 del secolo scorso gestiva la vendita dell’eroina in piazza Prealpi a Milano per conto dell’omonima cosca della ‘ndrangheta reggina.
L’indagine, avviata nei primi mesi del 2018 e conclusa nel mese di settembre dello scorso anno, è stata condotta sotto l’egida di Eurojust, organo costituito a L’Aja (Olanda) per realizzare la cooperazione giudiziaria tra i paesi dell’Unione Europea.
Nel corso dell’attività si è scoperta l’esistenza di un gruppo criminale composto da cittadini italiani e spagnoli, contigui alla criminalità organizzata di entrambi i paesi, che operava con base logistica a Malaga ed importava hashish dal Marocco alla Spagna utilizzando gommoni e piccole imbarcazioni. La droga viaggiava poi verso tutta l’Italia, in particolare verso il Nord Ovest e la Campania, occultata fra le merci di tir, furgoni ed altri veicoli. Al sodalizio gli inquirenti hanno contestato tre importazioni ingenti di hashish: la prima di una tonnellata, transitata per lo stretto di Gibilterra la notte tra il 31 marzo e il 1 aprile del 2018 ed in parte ceduta nel milanese, la seconda di 300 kg, importata a maggio, e l’ultima di altri 370 kg., 230 dei quali giunti sul territorio nazionale il 25 giugno del 2018, nascosti all’interno di un tir carico di arance proveniente da Barcellona e sequestrati al mercato ortofrutticolo di Pagani (SA) dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore.