Troppo evocativi, troppo espliciti perché fanno vedere la morte.
Peccato che proprio per questo siano state scelte quelle immagini, da affiggere in giro per la città, da parte della LAV: perché rendessero bene l’idea delle conseguenze della caccia, vale a dire animali morti, né più né meno, che però non sono piaciuti, ma sono stati censurati dall’ufficio Affissioni del Comune.
La LAV, la Lega Anti Vivisezione, ha avviato in queste settimane la campagna “Basta sparare”, per sostenere l’abolizione della caccia.
Nelle immagini stampate sui manifesti si vedono un uccello, un cervo e una volpe morti. Se per il Comune di Milano quelle fotografie possono urtare la sensibilità delle persone, questa ragione conferma che la caccia è una pratica violenta, da abolire una volta per tutte, come hanno sottolineato dalla LAV.
“Con questa incomprensibile decisione si mette di fatto il bavaglio proprio a quelle persone particolarmente sensibili, che non soltanto scelgono di non prendere parte alla caccia, ma operano concretamente ogni giorno perché un brutale passatempo, che in Italia consente l’uccisione di quasi 500 milioni di animali ogni anno, sia finalmente dichiarato fuorilegge”, ha spiegato Massimo Vitturi responsabile Animali Selvatici della LAV.
Domani e domenica 22 ottobre la LAV sarà nelle principali città d’Italia con la campagna #BASTASPARARE e una petizione a sostegno di una Proposta di legge per l’abolizione della caccia e a difesa degli animali selvatici, da presentare al nuovo Governo e Parlamento, che si insedierà verosimilmente nella primavera 2018. “E’ l’occasione per il sindaco Sala di esprimere concretamente la sua posizione nei confronti della caccia e sostenere la campagna LAV, per liberare finalmente il territorio da doppiette e carabine, strumenti di morte e di offesa non soltanto della sensibilità ma anche della vita di uomini e animali, molto più di qualsiasi manifesto. Ai cittadini chiediamo di non perdere l’occasione di esprimere la loro libera posizione nei confronti della caccia, firmando la nostra petizione”, ha detto Vitturi.