Più licenze e meno posteggi per i taxi a Milano? I conti non tornano, decisamente. Come non possono più essere sostenute dai titolari delle auto bianche altre condizioni di lavoro sempre più difficili, complicate e, soprattutto, non ascoltate. Così nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 novembre, si è svolta a Milano, sotto Palazzo Marino, sede del municipio, una manifestazione per chiedere al sindaco Giuseppe Sala un confronto aperto sui disagi che sta incontrando la categoria ogni giorno, nello svolgimento del proprio lavoro.
A fronte del possibile aumento delle licenze per la conduzione di nuovi taxi, il Comune sta sacrificando i loro posteggi in sempre più zone della città, rendendo difficoltoso raggiungere i clienti, e per gli stessi trovare taxi disponibili in tempi brevi. Da qui il malcontento generale nei confronti di una categoria che vuole essere ascoltata nei suoi bisogni, che sono anche diritti.
I tassisti chiedono maggiore tutela, maggiore sicurezza sulle strade, il miglioramento della viabilità milanese ormai al collasso, e il controllo sull’abusivismo.
“Non siamo mai stati contro le nuove licenze. Il problema del Comune di Milano oggi è il servizio di trasporto pubblico carente, unito ad una viabilità intasata. Ma perchè noi dobbiamo essere il capro espiatorio? Noi siamo dei lavoratori”, spiega Alessandro Casotto, presidente della sigla sindacale ACAI Milano e del servizio Taxi 02-8585. Con ACAI in piazza ieri anche altre sigle: CLAAI, SATaM, TAM, Unione Artigiani, i cui tassisti sono arrivati a gruppi e alla spicciolata fino a riempire del tutto gli spazi antistanti gli ingressi del Comune, presidiati dalla Polizia.
“Assistiamo da mesi alla riduzione sistematica dei posteggi taxi. Prima dagli ospedali, davanti all’ospedale Maggiore e al Policlinico, poi in piazza Oberdan, Lima e Buenos Aires 20. Il taglio è proseguito in piazza San Babila e Largo Augusto, senza preavviso, proprio come per l’ultimo posteggio taxi cancellato, quello in piazza Tricolore. Già spazzati via i posteggi di via Teodosio, via Londonio, piazza Cadorna, piazza Resistenza Partigiana, via Statuto. Abbiamo più volte cercato di stabilire un dialogo costruttivo che, passando anche attraverso l’aumento del contingente, possa condividere le responsabilità anche di questa Amministrazione su altri temi: viabilità, sicurezza, lotta all’abusivismo. Il servizo dei taxi è un servizio pubblico essenziale”, si legge in una nota.
Il presidio si è concluso con l’intervento di Claudio Severgnini, presidente TAM che, insieme a Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi, ha annunciato ai tassisti presenti l’opportunità di partecipare ad una seduta di commissione sui temi ribaditi, per trovare una soluzione. L’incontro dovrebbe tenersi a breve, come auspicato da tutti.