Nel 2023, secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 40,7% dei lombardi che ha sostenuto l’esame di teoria per l’ottenimento della patente B non ha superato il test, un dato leggermente superiore alla media nazionale (39,9%). Tra le province, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra a Brescia (42,7%); seguono Mantova (41,9%), Cremona (41,3%), Como (41,2%), Milano (41,1%), Bergamo (40,8%), Pavia (39,6%), Lodi (39,2%), Varese (38,9%), Lecco (35%) e Sondrio (32,5%).
Ma cosa accadrebbe se gli automobilisti lombardi che hanno conseguito la patente B da oltre 5 anni ripetessero oggi l’esame di teoria?
Secondo la simulazione condotta da AutoScout24 ed Egaf edizioni, insieme alle maggiori associazioni di autoscuole italiane Confarca e Unasca, solo il 22,1% dei lombardi oggi supererebbe l’esame a pieno titolo (la media nazionale è del 22,3%), un dato che evidenzia l’importanza di effettuare aggiornamenti costanti anche dopo aver conseguito la patente, viste le continue modifiche al Codice della strada avvenute in questi anni.
Ma non si tratta di una bocciatura completa, dato che il campione di cittadini lombardi ha risposto in media correttamente a 15 domande su 20. Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su spie e segnaletica.
Per la simulazione dell’esame di teoria sono stati coinvolti oltre 2.700 automobilisti della community di AutoScout24 che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni, somministrandogli un test di 20 domande a quiz selezionate tra quelle convalidate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e utilizzate in sede di esame (l’attuale test ufficiale prevede 30 domande). Per superare la simulazione, gli utenti non devono aver commesso più di 2 errori su 20 domande (10%), considerando lo stesso rapporto dell’esame ufficiale che prevede attualmente al massimo 3 errori per un quiz da 30 quesiti.
Quali sono invece gli ostacoli maggiormente riscontrati nel corso degli esami di guida?
Tra gli errori più comuni alla guida, al primo posto in assoluto si segnalano gli incroci (52% degli associati), seguiti da fermate di mezzi pubblici e rotonde che vanno a defluire il traffico dalla corsia principale (49%), e i parcheggi, in entrata e uscita (33%). Ma ci sono anche altri fattori che hanno un impatto sull’esito finale, come la dimensione della città e la difficoltà delle strade, considerando anche il traffico (per il 76% delle autoscuole), ma soprattutto l’ansia del candidato (94%) e l’atteggiamento dell’esaminatore sullo stress (89%).
(Articolo da AutoScout24 ed Egaf edizioni).