Come diffuso dopo una riunione tenutasi lunedì sera, il Consiglio di Amministrazione di ACCAM Spa, la società partecipata di gestione dei rifiuti dell’Alto Milanese con sede a Busto Arsizio, si è dimesso ai suoi vertici.
Più precisamente, rimangono in carica, almeno per il momento, i consiglieri Fabio Tonazzo, Annalisa Carù e Gabriella Calvi, mentre hanno abbandonato la loro carica Simona Bordonaro e Alberto Bilardo, rispettivamente presidente e membro del CdA, indagati nell’ambito della maxi inchiesta di Milano su presunte tangenti, e già agli arresti domiciliari.
I tre sindaci dei Comuni di maggioranza, vale a dire Busto Arsizio, Legnano e Gallarate, sarebbero favorevoli alla nomina di un amministratore unico per consentire l’approvazione del Bilancio entro la fine di maggio.
Le dimissioni del CdA sono state auspicate da più parti, nei giorni scorsi, in nome della coerenza e della legalità.
Anche il PD di Legnano aveva chiesto lo scioglimento del CdA, insieme ai Comuni minori aderenti, certi di interpretare “un forte segnale politico di presa di distanza da una modalità di gestione della cosa pubblica che nel tempo si è rivelata verticistica, clientelare e in spregio delle giuste domande di salvaguardia della salute provenienti dalle popolazioni interessate”.
La prossima assemblea dei soci è fissata per il 20 maggio.