“Nessuna illustrazione delle linee progettuali, ma soltanto la descrizione di alcuni schemi di ingombri nel parco, che suscitano notevoli perplessità per una perimetrazione apparentemente più invasiva, sia per le ricadute sul traffico circostante con conseguente incremento del CO2, sia sulla scarsa valorizzazione della piazza antistante IV Novembre. Nessuna argomentazione in merito al rapporto con il fiume Olona, con la nuova Cantoni e con la storia industriale dell’edificio preesistente, quindi alla sinergia con il teatro Tirinnanzi”.
Racconta così il Comitato “Biblioteca sì, sprechi no”, di Legnano, in una sorta di bilancio finale, l’incontro che si è svolto non aperto ai cittadini, tra l’Amministrazione comunale, vari soggetti con ruoli amministrativi, istituzionali e politico-amministrativi, e i cosiddetti stakeholder “esterni”, con Confindustria, Confcommercio e Confartigianato, e i referenti del Comitato. A quest’ultimi l’incontro è sembrato più una Conferenza di Servizi, che un momento di confronto aperto alla città.
“Il Comitato, a riprova della sua contrarietà non alla nuova biblioteca ma alla sua localizzazione nel “Parco Falcone e Borsellino”, ha depositato agli atti dell’incontro la richiesta di parere presentata all’Anac, per presupposte scorrettezze e inadempienze da parte del Comune nelle procedure amministrative avviate per l’assegnazione dell’incarico di progettazione, e le cinque proposte alternative, che prevedono il riutilizzo di aree pubbliche, e che non hanno mai ottenuto dal sindaco una risposta adeguata ed esaustiva”, scrivono dal Comitato in una nota sottolineando la delusione ricavata dall’incontro.
“Un compito non facile per i progettisti: far dimenticare il sacrificio di verde pubblico in favore di una costruzione che ne sottrae una parte importante, la più utilizzata. Un compito non facile fare meglio dei quasi cento progetti pervenuti nel concorso aggiudicato del 2008 sulla stessa area, e fare dimenticare ai 5mila legnanesi la propria contrarietà alla costruzione nel Parco Falcone e Borsellino”.