Il latte in polvere non risulta contaminato da batteri. Lo chiarisce in queste ore la Abbott, casa produttrice di due latti per neonati, finiti al centro di alcuni controlli.
Come spiegato dall’azienda, la stessa sta avviando un richiamo volontario e proattivo di alcune formule in polvere prodotte negli Stati Uniti, nello stabilimento di Sturgis, nel Michigan, a seguito di quattro reclami dei consumatori negli Stati Uniti relativi o al Cronobacter sakazakii o alla Salmonella Newport in neonati che avevano consumato latte artificiale in polvere prodotto in questo sito produttivo.
I lotti dei prodotti interessati in Italia sono esclusivamente di Alimentum ed Elecare. Nessun altro prodotto nutrizionale Abbott – o prodotto Similac – distribuito in Italia è interessato da questo richiamo.
Come si legge in una nota, “tutti i prodotti distribuiti sono risultati negativi alla presenza di questi batteri e l’azienda sta continuando ad effettuare i test. Abbott effettua controlli di qualità approfonditi su ogni lotto di alimenti per lattanti, comprese le analisi microbiologiche, prima dell’immissione in commercio. Tutti i prodotti per lattanti sono testati per Cronobacter sakazakii, Salmonella Newport e altri agenti patogeni e devono risultare negativi prima dell’immissione in commercio”.
I campioni relativi ai tre reclami per Cronobacter sakazakii sono risultati negativi per Cronobacter sakazakii. Anche il campione relativo al reclamo per Salmonella Newport è risultato negativo alla Salmonella Newport: “In Abbott, la priorità è fornire ai nostri clienti un prodotto nutrizionale di altissima qualità”, la conferma dell’azienda.