La Fondazione Sant’Erasmo di Legnano ha diffuso nelle scorse ore i risultati dello screening anti Covid-19, effettuato nei giorni scorsi all’interno della rsa, sia tra gli ospiti, sia tra il personale.
Su 115 ospiti totali, è stata registrata la positività al virus di quattro anziani, che si aggiungono ai primi due, dei giorni scorsi. Come si legge in una nota, i sei ospiti positivi sono stati subito ricoverati in ospedale, dove purtroppo due di loro sono venuti a mancare.
Tra gli operatori, questa settimana due assistenti socio sanitarie sono risultate positive, ma paucisintomatiche (con sintomi lievi), e si trovano in isolamento domiciliare, così come l’infermiera e le due ASA trovate positive nei giorni scorsi. Si è negativizzato ed è rientrato in servizio il primo operatore scopertosi positivo dopo aver lavorato nel focolaio della RSA di Concorezzo.
“Visto l’andamento epidemico in repentina e continua crescita su scala nazionale, la Fondazione Sant’Erasmo ha deciso di optare per un monitoraggio costante: tutti, ospiti e operatori, sono sottoposti a tampone ogni settimana, con priorità verso chi dovesse manifestare sintomi di Covid-19. La realizzazione concreta del monitoraggio sta evidenziando, tuttavia, più di un’insidia: il sistema di analisi dei tamponi è purtroppo vicino al collasso e questo sta comportando un allungamento dei tempi di consegna dei risultati dei test, con ovvie ripercussioni sull’organizzazione del nostro servizio”, spiegano dalla direzione.
Quando sabato scorso l’ATS ha imposto con decorrenza immediata alla rsa legnanese e ad altre otto della provincia di cambiare il laboratorio di riferimento, incaricato di processare i tamponi, la direzione della Fondazione ha deciso di colmare queste lacune del sistema acquistando con le proprie risorse i tamponi antigenici rapidi, analoghi a quelli utilizzati in Veneto e certificati dal Ministero della Salute. “Siamo ben consapevoli della querelle in corso sull’attendibilità dei tamponi rapidi e ci apprestiamo ad usare questi test antigenici con cautela e ricerca di conferma tramite tampone, ma meglio di niente sono. E sicuramente ci consentono una prima scrematura fra sani e malati. Il nostro obiettivo è garantire agli ospiti e agli operatori la tutela migliore possibile, anche aggiornata con le più attuali disposizioni delle autorità”, spiegano il presidente Domenico Godano e il direttore generale Livio Frigoli.