Succede in queste settimane, in cui ha preso l’avvio la stagione turistica estiva anche sulle montagne: troppi incidenti nel fine settimana, in particolare in Piemonte e sulle Alpi venete. In quattro giorni hanno perso la vita sei persone, per ragioni differenti, ma riconducibili a comportamenti troppo spavaldi nei confronti della montagna, che deve essere accostata e frequentata, molto probabilmente, con maggiore esperienza e competenza.
Tra incidenti, malori e infortuni che non hanno lasciato scampo, si ravviserebbe nelle vittime più recenti della montagna un comportamento che non avrebbe previsto tutti i rischi. E il bollettino è pesante, e deve far riflettere dato che la stagione è soltanto agli inizi.
Lo stesso presidente della SAT, la Società Alpinisti Tridentini, Cristian Ferrari, è intervenuto sollecitando chi frequenta la montagna a farlo con maggiore attenzione. A sostegno dell’esortazione di Ferrari è stato diffuso via social un video in cui si vedono dei genitori arrampicare con un neonato in braccio, senza l’adeguato equipaggiamento.
Invece di analizzare i rischi ed attrezzarsi di conseguenza, spesso gli escursionisti meno abituati alla montagna sottovalutano i propri limiti, anche secondo il presidente del Soccorso alpino del Trentino, Walter Cainelli.