Sono dedicati al ricordo e alla celebrazione della sua poesia, due spettacoli su Alda Merini, in scena nei prossimi giorni a Milano.
Al Teatro Oscar sabato 19 e domenica 20 marzo, in doppia replica alle 18 e alle 21, va in scena “Dio arriverà all’alba – Omaggio a Alda Merini”. Giunto il lavoro al terzo anno di repliche, con successo di pubblico e stampa, Antonella Petrone torna a vestire i panni della poetessa dei Navigli, ormai icona, continuamente citata e parte dell’immaginario letterario dei suoi estimatori. Antonio Nobili ne ha scritto un libro, dal quale è tratto lo spettacolo, adattato per la scena e da lui stesso diretto, e ha tracciato i contorni di Alda Merini in forma personale, realizzando un’opera inedita e unica nel suo genere.
In scena non soltanto la poesia, ma soprattutto il quotidiano della “poetessa dei Navigli”: la poetessa, la madre, la folle capricciosa truccatissima e ingioiellata frequentatrice del Costanzo Show. Alda Merini non si è lasciata fermare neanche dalla detenzione manicomiale, continuando a scrivere e a vivere e a offrirsi generosa: è l’urgenza di sentirsi nei confronti del mondo come il buio che porta la luce.
Lo spettacolo teatrale “Indagine su Alda Merini – Non fu mai una donna addomesticabile”, sarà in scena il 21 Marzo a Settimo Milanese, a Teatro Auditorium Anna Marchesini e, successivamente, l’1 e il 2 aprile a Brescia, al Teatro Santa Giulia, alle 21.
“Indagine su Alda Merini” è un occhio di bue ravvicinato sulla poetessa più controversa e condivisa, amata e citata da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Alda Merini con le sua opera generosa ha raccontato un’epoca intera e una donna sola: se stessa, ma con una lente così particolare da parlare a tutti e a tu per tu con ciascuno. A dare voce e corpo alla poetessa dei Navigli è l’attrice Giorgia Trasselli, (volto storico della sit-com ‘Casa Vianello’, ora in Tv nella fiction Fosca Innocenti e con un libro sulla sua carriera di fresca stampa), affiancata in scena da Margherita Caravello, autrice del libro omonimo da cui è tratto lo spettacolo. La regia è curata da Antonio Nobili. “Indagine su Alda Merini – Non fu mai una donna addomesticabile” è una ricerca intima e pubblica di una donna che è diventata icona della femminilità più complessa e preziosa: un lungo internamento manicomiale, la difficoltà di conciliare il ruolo di moglie e madre con il desiderio di affermarsi come intellettuale in un tempo (non ancora esaurito) che fonda sul pregiudizio del normale le sue valutazioni di merito.