martedì, 18 Febbraio 2025
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Dall’Alto Milanese un paio di testimonianze sulla tragedia al Mottarone

(Foto da FB)

Racconta così, Massimo Lualdi, noto avvocato di Legnano, la sua esperienza vissuta ieri, domenica 23 maggio, nelle vicinanze del luogo della tragedia, quella della funivia precipitata sul Mottarone: “Ieri eravamo presenti all’Alpino quando è accaduto il disastro. A circa 2 km di distanza. Alle 12.30 è stato un inferno di sirene: davanti casa tre camion dei vigili del fuoco (uno poi si è pure ribaltato) e tre jeep dei Carabinieri. Stranamente nessuna ambulanza (solo una più tardi). Tempo 15 minuti e gli elicotteri dell’elisoccorso avrebbero motivato la sproporzione tra i mezzi. Era chiaro che era successo qualcosa di molto grave, ma francamente pensavamo ad un mezzo precipitato in una scarpata. Un’ora dopo tutta la zona, proprio da dove eravamo noi, è stata blindata e il nostro punto era il limite di passaggio, da dove accedevano solo a piedi i giornalisti e i fotografi (oltre chiaramente alle forze dell’ordine, al personale sanitario e all’autorità giudiziaria). Conosco bene quella funivia avendola usata decine e decine di volte in oltre 20 anni di residenza, sempre non senza apprensione, visto il passaggio molto in alto sull’area sopra il bosco. Tuttavia fino a poco tempo fa c’era un manovratore, ora, a quanto pare, non più presente a seguito di automazione. Quella che è incredibile nella tragedia è la sequenza delle sciagurate coincidenze: si rompe il cavo traente (per un fulmine la sera prima?); il freno d’emergenza non interviene (il manovratore se fosse stato presente avrebbe forse potuto azionarlo); la cabina arretra velocemente verso il pilone e si schianta su di esso, ma non si blocca; scarrucola (le protezioni?); cade da 15 metri, ma non si ferma e rotola per altri 50 metri”, scrive Lualdi via social.

Un’analoga riflessione è stata pubblicata dal sindaco di San Giorgio su Legnano, Walter Cecchin: “Doveva essere una giornata di fatica e relax in bici, dove andare se non sulle montagne più vicine e belle della nostra zona, il Mottarone?Mentre siamo in sosta a Gignese, arrivano i primi suoni delle sirene dei pompieri e ambulanze e il rumore degli elicotteri e immediatamente arriva la notizia dei residenti che mai ti aspetteresti: “E’ caduta la funivia del Mottarone, ci sono morti e feriti”. Così una felice e spensierata giornata tra amici si trasforma in stupore e tristezza e il pensiero parte subito per le persone morte e al pianto delle famiglie alla notizia. Imprevedibile ed incomprensibile a volte la vita”.

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