Racconta così, Massimo Lualdi, noto avvocato di Legnano, la sua esperienza vissuta ieri, domenica 23 maggio, nelle vicinanze del luogo della tragedia, quella della funivia precipitata sul Mottarone: “Ieri eravamo presenti all’Alpino quando è accaduto il disastro. A circa 2 km di distanza. Alle 12.30 è stato un inferno di sirene: davanti casa tre camion dei vigili del fuoco (uno poi si è pure ribaltato) e tre jeep dei Carabinieri. Stranamente nessuna ambulanza (solo una più tardi). Tempo 15 minuti e gli elicotteri dell’elisoccorso avrebbero motivato la sproporzione tra i mezzi. Era chiaro che era successo qualcosa di molto grave, ma francamente pensavamo ad un mezzo precipitato in una scarpata. Un’ora dopo tutta la zona, proprio da dove eravamo noi, è stata blindata e il nostro punto era il limite di passaggio, da dove accedevano solo a piedi i giornalisti e i fotografi (oltre chiaramente alle forze dell’ordine, al personale sanitario e all’autorità giudiziaria). Conosco bene quella funivia avendola usata decine e decine di volte in oltre 20 anni di residenza, sempre non senza apprensione, visto il passaggio molto in alto sull’area sopra il bosco. Tuttavia fino a poco tempo fa c’era un manovratore, ora, a quanto pare, non più presente a seguito di automazione. Quella che è incredibile nella tragedia è la sequenza delle sciagurate coincidenze: si rompe il cavo traente (per un fulmine la sera prima?); il freno d’emergenza non interviene (il manovratore se fosse stato presente avrebbe forse potuto azionarlo); la cabina arretra velocemente verso il pilone e si schianta su di esso, ma non si blocca; scarrucola (le protezioni?); cade da 15 metri, ma non si ferma e rotola per altri 50 metri”, scrive Lualdi via social.
Un’analoga riflessione è stata pubblicata dal sindaco di San Giorgio su Legnano, Walter Cecchin: “Doveva essere una giornata di fatica e relax in bici, dove andare se non sulle montagne più vicine e belle della nostra zona, il Mottarone?Mentre siamo in sosta a Gignese, arrivano i primi suoni delle sirene dei pompieri e ambulanze e il rumore degli elicotteri e immediatamente arriva la notizia dei residenti che mai ti aspetteresti: “E’ caduta la funivia del Mottarone, ci sono morti e feriti”. Così una felice e spensierata giornata tra amici si trasforma in stupore e tristezza e il pensiero parte subito per le persone morte e al pianto delle famiglie alla notizia. Imprevedibile ed incomprensibile a volte la vita”.