Fiume, una città di confine, affacciata sul mare Adriatico, è la culla di un dolce che, pur rimanendo fuori dalle luci dei riflettori internazionali, è portatore di una tradizione antica e raffinata: l’Oresgnaza.
Questo dessert, che fonde l’aroma della pasticceria austro-ungarica con una delicatezza mediterranea, rappresenta un’eredità gastronomica che merita di essere riscoperta e celebrata con la stessa attenzione che riserviamo alle tendenze più moderne della cucina internazionale.
L’Oresgnaza ha radici profonde nella storia di Fiume, una città che per secoli ha vissuto sotto diverse dominazioni: dall’Austria-Ungheria all’Italia, fino alla Croazia.
Il dolce prende il suo nome da una parola dialettale che richiama la semplicità e la rusticità di un’infanzia lontana, ma al tempo stesso evoca la ricercatezza di una tradizione borghese che affonda le sue radici nell’arte della pasticceria austriaca.
Sebbene non esista una sola versione definitiva della ricetta, l’Oresgnaza si distingue per la sua capacità di fondere ingredienti locali con un perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità, dove le note di agrumi e nocciole si uniscono a una base di pasta frolla croccante, creando una sinfonia di sapori che accarezza il palato senza mai risultare eccessiva.
L’Oresgnaza è un dolce che si adatta perfettamente a ogni stagione, ma risulta particolarmente gradito nei mesi più freddi.
In autunno e inverno, il suo calore avvolgente è ideale per accompagnare una tazza di tè o caffè durante un pomeriggio piovoso. Tuttavia, grazie alla sua freschezza agrumata, è perfetta anche durante la primavera, in occasioni più informali, come pranzi in giardino o aperitivi eleganti.
Preparare l’Oresgnaza in casa è un atto di amore per la tradizione.
Questa versione è quella tramandata dalle famiglie nobili di Fiume, che univano la pasticceria di alta classe alle esigenze della cucina domestica.
Ingredienti:
250 g di farina 00
150 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 pizzico di sale
200 g di nocciole tritate
100 g di zucchero a velo
2 arance (succo e scorza)
1 cucchiaio di rum bianco
Preparare la pasta frolla mescolando farina, burro, zucchero, uovo, lievito e sale.
Impastare rapidamente fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Lasciar riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo, mescolare le nocciole tritate con lo zucchero a velo, il succo e la scorza d’arancia e un cucchiaio di rum.
Stendere la pasta frolla e sistemarla in una teglia, formando una base uniforme. Distribuire sopra il composto di nocciole e arance, quindi coprire con un altro strato di pasta frolla.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 25-30 minuti, fino a quando la superficie non risulta dorata.
Lasciar raffreddare e spolverare con zucchero a velo.
Nonostante la sua ricchezza, l’Oresgnaza non è un dolce che stravolge l’equilibrio nutrizionale.
Ogni porzione apporta circa 250 calorie, rendendolo una scelta perfetta per chi desidera un momento di dolcezza senza eccessi, se consumato in piccole dosi, rappresenta un delizioso piacere senza sensi di colpa, ideale da abbinare a un momento di relax o a una cena elegante.
Questo dolce non necessita di grandi presentazioni, la sua stessa essenza è il suo maggior pregio.
Può essere servita in piatti raffinati, accompagnata da un bicchiere di Moscato o da un tè aromatico, lasciandosi avvolgere dal suo ricco profumo.
Per un tocco più moderno, accompagnarla con una salsa leggera al cioccolato bianco o una crema al mascarpone per un contrasto di consistenze che non smette di sorprendere.
Fiume, con la sua ricchezza storica, continua a regalare sapori che attraversano le generazioni, fondendo influenze diverse in un unicum straordinario. Ecco perché l’Oresgnaza merita di essere riscoperta, un dolce che, pur nel suo silenzioso splendore, riesce a parlare più di mille parole.