Come da cronoprogramma è stata avviata questa mattina, lunedì 23 settembre, la chiusura del depuratore di Canegrate, nell’Alto Milanese, per permettere l’esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione.
L’impianto, come è stato assicurato da parte di Cap Holding, gestore della struttura, si fermerà per una dozzina di giorni, mentre le squadre dei tecnici di sei diverse società lavoreranno insieme sette giorni su sette, per completare l’operazione al più presto, vale a dire entro i tempi previsti.
Conti alla mano, da oggi fino al riavvio del depuratore, saranno scaricati direttamente nel fiume Olona circa 24mila metri cubi di liquami, grandezza che ha allarmato i sindaci dei Comuni, come Parabiago e Nerviano, in cui scorre il fiume, da Canegrate a valle.
La questione è al centro di un particolare dibattito da giorni, cui partecipano anche i rappresentanti dei movimenti ambientalisti locali, come gli “Amici dell’Olona”. In tanti parlano già di “disastro ecologico”.
Secondo gli esperti l’intervento, necessario al depuratore, avrebbe dovuto essere effettuato in un altro momento dell’anno, quando la piena del fiume è cosa certa ed è in grado di diluire i liquami.
Il timore è che nei prossimi giorni il fiume possa mettere a rischio le condizioni igienico-sanitarie di tutta la zona.