E’ successo domenica 12 novembre nel Parco del Roccolo, nell’Alto Milanese: un cacciatore avrebbe sparato a sangue freddo in bocca al cane di una donna, che stava passeggiando con l’animale di sua proprietà, credendolo un animale selvatico.
Stando alla ricostruzione dei fatti, il cane femmina di razza rottweiler di soli 12 mesi, ha incontrato il cacciatore che le ha sparato in bocca, come spiegato da una veterinaria successivamente, avendola scambiata per un animale selvatico. Come si legge in una nota diffusa da OIPA, l’Organizzazione internazionale Protezione Animali, “il cacciatore ha sparato al cane mentre era in un campo a 160 metri dalle case. Il cacciatore girava alle 16.30 della domenica senza un giubbotto catarifrangente che lo avrebbe reso visibile”. Alla scena ha assistito anche il figlio della donna, un ragazzino, rimasto sotto choc.
“L’efferatezza di questo delitto, ha sconvolto la famiglia e l’intera comunità e, viste le circostanze, si sarebbe potuto trasformare anche in un omicidio. La Polizia è arrivata immediatamente sul posto e i proprietari di Uma, il rottweiler, stanno preparando con i legali la denuncia che sarà depositata a breve”.
Le associazioni animaliste allertate esprimono solidarietà alla famiglia di Uma e, a fronte di questa ennesima vittima della caccia, sottolineano come una distanza di 160 metri dalle abitazioni non si può considerare sicura, rimarcando la necessità ormai irrimandabile di vietare la caccia vicino ai centri abitati, e di regolamentare in modo più restrittivo i calendari venatori e i giorni consentiti.
Le associazioni solidali con la famiglia di Uma sono: Gaia Animali & Ambiente, Lac, Leal, Earth Odv, Mondo Vagabondo Odv, Oipa, Un Rifugio Sicuro Odv, Vitadacani.