E’ successo nelle scorse ore a Capo di Ponte, in provincia di Brescia: la Guardia di finanza ha arrestato un uomo e sua figlia, accusati di usura.
Sulle loro tracce i militari sono arrivati dopo la denuncia presentata da un imprenditore agricolo, vittima dei due, che nel 2013 gli hanno prestato del denaro richiedendogli interessi fino al 62% annui. I due usurai hanno preteso dall’imprenditore anche la sottoscrizione di un documento, in cui si accerta il debito dell’uomo nei loro confronti.
Ed è stato proprio questo documento a far decidere al Tribunale di Brescia il pignoramento dei beni dell’imprenditore, quando una volta lo stesso ha avuto difficoltà a pagare una rata, delle scadenze pattuite. Oltre al danno, la beffa.