Si è spenta questa mattina, giovedì 27 maggio, nella sua casa di Milano, Carla Fracci, la regina della danza, danzatrice e coreografa, artista unica, una delle ultime figure considerate “mito” nel mondo della danza e del balletto internazionali.
Carla Fracci il prossimo agosto avrebbe compiuto 85 anni. Da tempo malata, ha combattuto fino all’ultimo, continuando a frequentare La Scala di Milano, il teatro e l’Accademia di Danza dove si è formata ed era diventata étoile nei primi anni ‘50. Proprio alla Scala a fine gennaio aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto di “Giselle”, trasmessa in streaming.
“Il teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”, si legge in una nota diffusa dalla Scala in queste ore.
Numerosi i messaggi di cordoglio alla sua famiglia e al mondo della danza, da parte dello Stato, della cultura, del mondo dello spettacolo internazionale, che perdono un punto di riferimento di particolare spessore.
Carla Fracci aveva iniziato a danzare all’età di 10 anni nel teatro milanese, diplomandosi nel 1954, e diventandone prima ballerina nel 1957. La sua dedizione alla danza, l’impegno profuso per lo studio, la tenacia e la passione che hanno caratterizzato la sua personalità, l’hanno portata a raggiungere traguardi altissimi di notorietà e bravura, in tutto il mondo.
Negli ultimi anni Carla Fracci ha presenziato a numerosi concorsi ed eventi legati alla danza, raccogliendo anche in un libro la sua autobiografia.
In tanti a Milano, ma non soltanto, ricordano quando festeggiò i suoi “primi” 45 anni di studio all’Accademia della Scala, con una serata di gala alla quale furono invitati tutti i più grandi ballerini della scena internazionale. Con loro la Fracci ha danzato innumerevoli volte, e non sarà facile dimenticare le sue interpretazioni passate alla storia, come quella di “Giselle” e di “Giulietta“, nell’opera “Giulietta e Romeo”, mai eguagliate.
Forte e leggera, determinata a fare bene e a dare il meglio in ogni occasione: l’ultimo grand jetè l’ha portata via per sempre, a volare in alto, lassù.