venerdì, 18 Aprile 2025
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Abuso di alcol tra i giovani: adesso si chiama “binge drinking” il nuovo gioco pericolosissimo

(Foto di Bridgesward - Pixabay)

L’allarme è stato lanciato dall’associazione Codacons Lombardia: secondo gli ultimi report aggiornati, in Italia continuano ad aumentare i consumatori di alcolici, che nel 2019 contavano 36 milioni di persone (circa il 78% degli italiani). E tra di loro particolare attenzione richiedono le categorie maggiormente a rischio, vale a dire i minorenni e gli anziani over 65anni.

Una nuova “moda” corre tra i bevitori più giovani: il “binge drinking”, ovvero l’abbuffata alcolica, che prevede il consumo di sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione, pratica che sembra essere seguita da 3,8 milioni di consumatori.

“Il problema principale legato al consumo di alcolici è la errata percezione che esso ha agli occhi dei consumatori. Se, infatti, il consumo di sigarette ha ormai su di sé uno stigma anche sociale, allo stesso modo non può dirsi degli alcolici, che anzi tra i giovani è considerato un divertimento, un passatempo. Ma non ci potrebbe essere errore più grave. L’alcol etilico è infatti classificato come sicuro cancerogeno dalle autorità di sicurezza, e anche il consumo di poche gocce è considerato nocivo per il corpo umano” commenta il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli.
Come si legge in una nota diffusa dal Codacons, soltanto nel 2019 sono stati 43.149 gli accessi in Pronto Soccorso caratterizzati da una diagnosi principale o secondaria attribuibile all’alcol (69% maschi e 31% femmine). Nel 2019 sono state registrate complessivamente 54.001 dimissioni ospedaliere per problemi causati totalmente dall’alcol con una prevalenza per malattie epatiche croniche o cirrosi, disturbi mentali, dipendenza o abuso di alcol anche causa d’incidentalità stradale evitabile.
Alla mortalità è da aggiungere quella parzialmente attribuibile all’uso di alcol già stimata dall’OMS e dal WHO Collaborating Center in ISS: 17.000 decessi evitabili (M=11.670 ; F=5.159) per cancro, cirrosi epatica, malattie cardiovascolari e incidentalità stradale che sommano oltre l’87 % della mortalità evitabile parzialmente attribuibile all’alcol. Ma ancora, il fenomeno dell’abuso di alcolici è altresì correlato a quello degli incidenti automobilistici, infatti nell’8,7% dei casi un conducente era in stato di ebbrezza.

Il Codacons chiede a Regione Lombardia di attivare una campagna informativa rivolta soprattutto ai più giovani, che preveda la possibilità di informare correttamente i ragazzi sui rischi ai quali vanno incontro, abusando nel bere.

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