E’ stata presentata nei giorni scorsi a Parabiago la sesta edizione della “1001 Miglia”, come la randonnée che ha due vite, e non è difficile immaginarlo, mettendosi nei panni dei suoi parteicpanti. La nota pedalata di 1600 km, con partenza e ritorno a Parabiago, nell’Alto Milanese, che si correrà dal 16 al 22 agosto prossimi, è sia avventura, sia narrazione. Sport ed emozione, ma anche aggregazione, fatica, cultura. E molto, molto altro.
Ad organizzare la “1001 Miglia” i suoi consueti sostenitori: Fermo Rigamonti e le associazioni del territorio che si occupano di ciclismo, ma non soltanto, con il patrocinio del Comune di Parabiago.
Diciotto tappe, fino a Bolsena, per un totale di 1600 km lungo un percorso misto, che attraverserà i paesi e i borghi più belli dell’Italia centrale, autentico vanto sotto il profilo turistico. Dalle 5 Terre a Collodi e alle colline senesi, da Bolsena (a metà del percorso) risalendo fino alla riva sinistra del Po fino a Pavia, costeggiando il Naviglio e in su, verso Milano e Parabiago.
Ma la soddisfazione più grande per la corsa ciclistica è l’adesione di ben 47 Paesi da tutto il mondo, con i loro atleti ed appassionati del genere. Tra gli iscritti ciclisti dai 21 ai 75 anni, per una corsa davvero senza età.
Madrina della manifestazione sarà Martina Alzini, campionessa mondiale di inseguimento a squadre, alla quale il sindaco Raffaele Cucchi ha consegnato la medaglia iridata. “E’ con grande orgoglio che anche quest’anno la nostra città ospita la 1001 Miglia, grande sfida. Le tante tappe permetteranno ai partecipanti stranieri di apprezzare le bellezze del nostro Paese. Ed avrà visibilità anche il nostro territorio. La gara è un volano sportivo ma anche culturale ed economico”, ha detto in sindaco.
Per saperne di più: https://1001migliaitalia.it/