Lo ha spiegato in queste ore l’immunologo Sergio Abrignani, dell’Università Statale di Milano e membro del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid: la vaccinazione dovrebbe essere resa obbligatoria per tutti.
Conti alla mano, come richiamato dal ricercatore, stando ai dati diffusi sulla situazione vaccini, circa l’11% delle persone non intende sottoporsi alla somministrazione dei preparati, mentre quasi sicuramente l’8% non si vaccinerà. Questa situazione fa sì che circa il 18% degli italiani non ricorrerà all’immunizzazione, vale a dire circa 10 milioni di cittadini, ai quali si aggiungono coloro che, pur d’accordo con la vaccinazione, per ragioni di salute non potranno farla.
Così il virus può continuare, secondo Abrignani, a circolare.
Il calo dei contagi e la possibilità di riaprire le attività come bar e ristoranti, si spiegano con l’aumento delle persone vaccinate. La pandemia diminuisce nelle sue proporzioni perché è stato vaccinato già un terzo degli italiani, ma potrebbe non bastare.
“Vaccinarsi è un dovere che abbiamo tutti verso la comunità”, ha commentato l’immunologo, ventilando l’obbligatorietà del vaccino.