E’ accaduto nei giorni scorsi a Castellanza, al confine con Legnano, nell’Alto Milanese: un uomo è stato trovato da alcuni passanti riverso a terra, in preda ad un malore.
Il tutto poco lontano dall’ingresso di una struttura sanitaria, rinomata in zona per i propri servizi medici ed infermieristici, da dove però nessun soccorritore è uscito per occuparsi di quell’uomo a terra: imperativo chiamare il 118 per avere aiuto.
Un ennesimo caso di malasanità? No, le cose non stanno così. Ma è necessario fare chiarezza su quanto successo, anche per informare e tranquillizzare tutti coloro che hanno assistito alla scena.
Alla redazione di Settenews.it ha scritto un lettore, che si è trovato davanti a quell’uomo a terra. “C’era altra gente, abbiamo visto in tanti cosa stava succedendo. Nessuno si muoveva allora ho deciso di entrare in ospedale, dove c’era un uomo all’ingresso, che mi ha detto di chiamare il 118. Perché nessuno degli infermieri è uscito subito a prestare soccorso?”, si domanda la persona che ha segnalato il fatto.
Questo prevede la legge: è necessario chiamare il 118 per avere assistenza, anche se ci si trova davanti all’ingresso di un Pronto Soccorso. Ci sono delle procedure standard, consolidate ed efficaci, che devono essere rispettate, per ragioni di sicurezza, proprio a tutela di chi ha bisogno di aiuto (anche se sembrerebbe il contrario).
L’uomo a terra è stato soccorso dai sanitari arrivati poco dopo con un’ambulanza. Un fatto analogo si era verificato tempo fa davanti all’ospedale di Legnano. Stessa dinamica, stesse procedure.
Le emergenze sono gestite dal 118, i cui operatori garantiscono immediatezza e assistenza, nel rispetto delle regole. O forse sarebbe il caos, proprio nei momenti meno indicati.